Un allievo eccezionale per un professore più che eccezionale

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  1. Riferimento a tutto il contributo:
    Aline Kunz & Bruno Moretti (2021): Un allievo eccezionale per un professore più che eccezionale, Versione 1 (31.05.2021, 16:33). In: Stephan Lücke & Noemi Piredda & Sebastian Postlep & Elissa Pustka (a cura di) (2021): Linguistik grenzenlos: Berge, Meer, Käse und Salamander 2.0 – Linguistica senza confini: montagna, mare, formaggio e salamandra 2.0 (Korpus im Text 14), Versione 1, url: http://www.kit.gwi.uni-muenchen.de/?p=75150&v=1
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Pochi tra gli attuali lettori di questo nostro contributo sapranno che tra gli studenti e collaboratori di Thomas Krefeld, negli anni tra il 2040 e il 2052, anni in cui si sarà appena introdotta nelle università europee la cosiddetta riforma di Parma (finalizzata a correggere gli errori delle precedenti riforme, quella di Bologna, caratterizzata dall'uso degli European Credit Transfer Points, e quella di Oxford, introdotta nel 2028 e caratterizzata dal sistema delle Extraeuropean Transfer Credit Cards), figurerà anche Abelardo Bernasconi. Una figura sulla quale vale la pena di soffermarsi fondamentalmente per due differenti ragioni. La prima il suo essere il fratello di quella Conceiçao Bernasconi, che nel 2055 assumerà il ruolo di Segretaria di stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione della Confederazione elvetica (cfr. Krefeld 2019b). La seconda per il ruolo che Abelardo Bernasconi assumerà nella creazione del primo Atlante Italo-Svizzero del Punto (AISP).

Ma soffermiamoci dapprima sul primo aspetto, quello della parentela con Conceiçao Bernasconi. Per caratterizzare la biografia particolarissima di Abelardo e Conceiçao possiamo servirci di un fondamentale contributo dello stesso Krefeld (Krefeld 2019b). Nell'intervista infatti che la Bernasconi concede nel 2059 al professor Krefeld, lei stessa riassume la propria origine, anche linguistica, nel modo seguente (il quadro presentato si può riferire ovviamente anche al fratello Abelardo):

In der Tat, wenn ich nicht ausgerechnet am 3.10.2020 in Selma, in der Val Calanca (GR), zur Welt gekommen wäre, hätte ich mich vermutlich ganz anders entwickelt. Kurz vorher hatte sich am Talausgang dieser verheerende Bergsturz ereignet, bei dem auf wundersame Weise niemand zu Schaden kam. Aber alle Einwohner des Tals, ca. 200 Personen, waren danach für etwa 10 Jahre einigermassen isoliert, denn das Tal konnte nur zu Fuss oder mit dem Helikopter erreicht werden. Zwar gab es damals auch schon soziale Medien, aber die Streitigkeiten mit dem Kanton wegen der zurückhaltenden Wiederinstandsetzung der Strassenverbindung führte dazu, dass alle Talbewohner beschlossen, auf jegliche Kommunikation mit Menschen ausserhalb der Calanca zu verzichten. Alle Handyverstärker und Internetverbindungen wurden einvernehmlich unterbrochen. So wurde die direkte, mündliche Kommunikation und jegliche nicht sprachliche Kooperation zwischen den Talbewohnern extrem intensiviert und aus den unterschiedlichen Sprachen und Varietäten – man denke an das Repertoire der Zuwanderer, speziell der Portugiesen, und der meist deutschschweizerischen Ferienwohnungsinhaber – entwickelte sich in sehr kurzer Zeit das tessinisch basierte Calanca-Kreol, das ich als Erstsprache erworben habe(Krefeld 2019b, 61).

Va notato a margine, che la politica linguistica che Conceiçao svilupperà in seguito sarà notevolmente influenzata dalla figura del fratello, che come vedremo tra poco, si dedicherà agli studi di linguistica (sembra tra l'altro essere stato lui a suggerire alla sorella di stampare i ritratti di Jakob Jud e Karl Jaberg sulle nuove banconote da 1000 FREURO).

E così siamo già arrivati al secondo aspetto rilevante della biografia di Abelardo Bernasconi, che è quello centrale per la storia della linguistica e che rende di grandissimo rilievo la sua figura. A differenza della sorella che studierà all'università di San Bernardino (USA), Abelardo deciderà infatti di recarsi a Monaco per studiare con il prof. Krefeld, che aveva conosciuto, nel 2038, nell’area di degustazione del Puzzone di Selma (formaggio tipico della Val Calanca e noto con il nome creolo di Chäs Tzauriu) al Calanca Food Festival (IV Edição). E sarà proprio Bernasconi con le sue indagini svolte sul campo virtuale che permetterà a Krefeld di rivoluzionare la geografia linguistica (sotto il nuovo nome di sociografia linguistica). Il ruolo di Bernasconi sarà tanto centrale che il suo maestro lo definirà spesso "il mio scheuermeier". In questo nostro contributo abbiamo perciò l'intenzione di analizzare in anteprima il carteggio (elettronico) tra Thomas Krefeld e Abelardo Bernasconi, prodotto durante il periodo delle indagini di Bernasconi tra il 2046 e il 2052, quando l'ex studente Abelardo assume il ruolo di collaboratore scientifico (doc e post-doc) della cattedra monacense. Il carteggio consiste di 5'417 mail e 4'800 messaggi spediti tramite cellulare. Non neghiamo che uno degli scopi di questo nostro lavoro è quello di continuare il dialogo avviato dall'amico Krefeld con il suo bell'articolo del 2019 (Krefeld 2019b).

I materiali di cui ci occuperemo sono utilissimi anche per illustrare la vita quotidiana di ricercatore sul campo di Abelardo Bernasconi e i problemi (e le soluzioni) legati alla raccolta dei dati. Inoltre, essi ci permettono pure di comprendere meglio la genesi e vari aspetti della tesi di dottorato di Bernasconi intitolata "La digitalizzazione dell'informatore: dal biotopo linguistico della campagna alla migrazione in città".

La prima idea di Krefeld, come ben si sa, è quella classica per l'elaborazione di atlanti linguistici di mandare il Bernasconi in giro per la Svizzera meridionale e l'Italia per raccogliere dati sociogeovariazionistici; questa soluzione sembra plausibile, ma purtroppo il ricercatore incontra notevoli difficoltà sul campo, come ad esempio a Frontone (provincia di Pesaro e Urbino):

Frontone è un paesucolo squallido, dove nessuno offre qualcosa da mangiare o un posto per  dormire!!!

Il Prof. Krefeld incoraggia il suo ricercatore a nutrirsi di finocchietto selvatico, che sembra essere molto diffuso nei campi che circondano il paese. Ma il ricercatore si rifiuta di mangiarlo, temendo le proprietà altamente allucinogene della pianta. Krefeld decide allora di fare a meno della rilevazione a Frontone.

L’idea della raccolta di materiale sul campo viene poi definitivamente abbandonata dopo la seconda rilevazione a Toscolano (sul lago di Garda). L'aspirante raccoglitore invia al suo maestro un messaggio che non manca di preoccupare, giustamente, quest'ultimo:

Sono stati bei giorni che mi hanno restituito coraggio e lucidità. Finora in Italia non ho mai trovato una compagnia così piacevole, direi quasi di amici. In tantissimi erano straordinariamente gentili con me. E che bel paese! E che vino!! Per 8 giorni le persone mi hanno contagiato con la loro allegria e quasi anche con la loro resistenza all’alcol, per culminare in una gioiosa serata di giubilo.

Krefeld reagisce velocissimamente ordinando al collaboratore il rientro immediato a Monaco. Nell'attesa che quest'ultimo lo raggiunga, alle cinque di mattina il professore esce per una leggera sessione di allenamento di 45 chilometri di corsa, che serve a schiarirgli le idee sulle possibili soluzioni. Al quarantaduesimo chilometro il problema è risolto: il raccoglitore non si muoverà più da Monaco, ma provvederà alla raccolta dei dati intervistando migranti italofoni a Monaco e consultando Internet. Nella storia della geografia linguistica, questo procedimento passerà alla storia soprattutto in associazione al quadro di riferimento che Krefeld formula per plausibilizzarlo. La teoria del punto monacense (abbreviata come MonaDE, per ricordare che si tratta di Monaco in Germania) è così nata, i dati vengono raccolti sulla base delle varietà presenti a Monaco o da lì raggiungibili tramite internet. Bernasconi accetta questo cambiamento, anche se in precedenza aveva manifestato nel suo diario l'entusiasmo per l'idea del viaggio:

Nel giardino di un ristorante, presso il quale scorreva il fiume, si decise la mia sorte. Che momento felice! Mi chiedesti se fossi disposto a fare inchieste dialettali per un atlante linguistico italiano! Non avrei potuto sognare niente di più bello. Partire! Viaggiare! Conoscere lingue, cose e persone! Essere al servizio della scienza, lavorare con te e in più esser ben pagato! Ero il più felice degli uomini.

La sua piena accettazione del cambiamento metodologico è però confermata dal seguente messaggio, che invia a Krefeld al termine di una lezione sulla sociografia linguistica:

Oggi durante la lezione ho capito una cosa: in Italia non sarei mai diventato linguista.

E, addirittura, per aumentare la produttività del raccoglitore nell'ottenimento dei dati, Krefeld ha il coraggio di fare quanto nessuno mai prima di lui ha osato fare nella fase di raccolta di dati per un atlante linguistico: isola il raccoglitore. Quest'ultimo, ancora una volta, dapprima fatica ad accettare la soluzione, ma dopo alcune settimane scrive al suo maestro quanto segue:

Caro Signor Professore! È passato un bel po’ di tempo da quando mi sono fatto sentire l’ultima volta. Sono isolato dal mio retroterra da parecchio tempo perché nessuno è al corrente del mio indirizzo.

Bernasconi dovrà lavorare costantemente al computer oppure elicitare dati dai migranti italiani che si presentano al suo indirizzo. Per la maggior parte questi ultimi sono corrieri di servizi di fornitura a domicilio di pizza, che vengono intervistati dal raccoglitore mentre fa finta di cercare i soldi per pagare la pizza. Il lavoro non è sempre facile, e il Bernasconi scriverà quanto segue al suo maestro:

Mi è di nuovo capitato un vecchio testardo che non riesce a stare seduto perché gli fa male la gamba storta; perciò mi ruota continuamente attorno e devo impiegare tutti i miei artifici da sirena per non farmelo scappare attraverso uno di quei tanti buchi aperti. Oggi ha incrementato di un bel po’ la nostra raccolta di grida di dolore lanciate dai tribolati informatori: sosteneva che per colpa di questo lavoro avrebbe contratto la febbre.

A volte entra anche in contatto con interlocutori che, incuranti delle domande del questionario che vengono loro rivolte, raccontano ciò che vogliono e aprono al raccoglitore spiragli interessanti (che però non verranno presi in considerazione nell'atlante) sull'antisocietà monacense, come nell'esempio seguente:

…si è confidato con me, raccontandomi che sua moglie è stata guarita da un disturbo mestruale da una strega,tramite telepatia, e che un paio di giorni fa suo figlio si è sparato una pallottola nel corpo, perché qualcuno lo aveva stregato. Perciò devo logicamente dedurre che, per colpa della stregoneria, non posso concludere la 7° rilevazione di novembre; per terminare domani, domenica, le 80 pagine rimanenti, dovrebbe capitarmi proprio lo stregone in persona.

Dal punto di vista metodologico, il professore è severissimo. Per esempio, per quanto riguarda gli strumenti di lavoro, dà indicazioni assolutamente imperative al "suo scheuermeier":

…visto che è una persona ordinata, capirà la mia esigenza. Scriva per favore le Sue annotazioni solo su WordPress. Rispetti fin dall'inizio le norme di formattazione e rinunci a annotazioni fatte con un altro programma, con l'idea di riportarle in un secondo momento in WordPress. Il nostro programma è molto suscettibile e geloso e accetta malvolentieri altri formati. Questo rigore è essenziale per via della conservazione delle Sue annotazioni.

La metodologia di raccolta mediante Internet è, con il suo carattere rivoluzionario, densa di incognite e problemi da risolvere. Si presenta per esempio il problema della grafia in rete, sulla quale Krefeld scrive quanto segue:

Dobbiamo ridurre le osservazioni fonetiche allo stretto necessario: note sulle difficoltà di percezione e sfumature fonetiche che non si deducono dalla trascrizione o che servono a interpretare correttamente la trascrizione. Deve tralasciare tutto il resto, a meno che non abbia un periodo di ozio involontario, nel caso dovesse aspettare un informatore.

E soprattutto la ricerca è densa di pericoli legati all'informatica, sotto forma di virus, troiani, e altri scarafaggi di questo tipo, contro i quali Abelardo lotta quotidianamente:

Perché non dovrei ripeterlo: il mio nemico numero uno sono sempre state le cimici informatiche. Verso di loro ero impotente, e solo di loro avevo paura. […] dovetti presto realizzare che queste bestioline avevano, tra tutti i membri del nostro circolo, una particolare predilezione proprio per il sottoscritto.

Ma con la tenacia tipica dei montanari calanchini, il nostro Abelardo continuerà la sua missione fino al raggiungimento dell'obiettivo. Le sue ultime righe, dedicate all'amicizia con il maestro, mostrano bene il rapporto eccezionale di due personalità più che eccezionali.

Peractum est. Tutto è fatto. È l’ultima volta che mi siedo per redigere il solito rendiconto del lavoro, che, con una lettera, ristabilisco i contatti tra me e il patrio suolo, sul quale mi dovrò fermare, e che non mi è mai mancato qui, in lontananza virtuale, perché ho sempre avuto la possibilità di tornare da Voi e trovarci quella sensazione di patria di cui avevo bisogno […] Perciò adesso, nell’ultima ora in cui viaggio sotto la Vostra bandiera, vorrei ripetere qualcosa che ho già fatto tante volte: ringraziarVi di cuore, perché avete scelto me, perché mi avete dato la Vostra fiducia e l’avete mantenuta fino ad oggi. Fra tutte le cose belle che mi ha dato l’Atlante, la Vostra amicizia è quella che mi è più cara.

Di fronte a tutte le difficoltà incontrate non si può che restare ammirati per quanto il prof. Krefeld, con l'aiuto del 'suo scheuermeier', dottor Bernasconi, è riuscito a raggiungere. L'AISP è una pietra miliare della storia linguistica, per la quale non saremo mai abbastanza grati ai loro autori.

 

Nota dei curatori:

Il presente testo è stato verificato prima della pubblicazione con il programma antiplagio Plague and Play. I curatori hanno dovuto constatare, con loro enorme sorpresa, che il programma ha individuato una serie altissima e inspiegabile di punti critici che ricollegano molti passsaggi di questo testo agli scambi di lettere tra due dei principali protagonisti dello Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz (cfr. Kunz 2018).

 

Bibliografia

  • Krefeld 2019b = Krefeld, Thomas (2019): Interview mit der Staatssekretärin für Bildung, Forschung und Innovation, Frau Conceição Bernasconi, vom 1. August 2059, in: Krakenberger, Etna / Kunz, Aline / Natale, Silvia (a cura di), Esercizi di fantalinguistica, Pisa, Pacini, 61-63.
  • Kunz 2018 = Kunz, Aline (2018): Tra la polvere dei libri e della vita: il carteggio Jaberg-Scheuermeier 1919-1925, Alessandria, Edizioni dell'Orso.

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